Il 4 novembre per l'Italia è una festa nazionale e la feste delle forze armate e ricorda la fine della Grande Guerra.
Il 24 ottobre
1918 le armate italiane attaccavano sul fronte del Piave, rompendo le difese
austro-ungariche, raggiungevano Rovereto il 2 novembre, il 3 novembre Trento, e
in direzione Trieste raggiungevano il mare. Il 4 novembre a Villa Giusti vicino
ad Albano veniva firmato l’armistizio che poneva fine alle ostilità. (pag 116 libro La Grande Guerra Politica Chiesa Nazioni LINDAU)
Durante la visita di Papa Francesco al sacrario di Redipuglia, dove sono
sepolti 100.187 caduti italiani della prima Guerra mondiale, e al cimitero
austro-ungarico, il papa ha detto: “La guerra è folle. Il
suo piano di sviluppo è la distruzione". “Tutte queste persone avevano i
loro affetti, i loro sogni. Ma le loro vite sono state spezzate. Anche oggi le
vittime sono tante. Ma come è possibile?", si è chiesto e ha chiesto
Francesco. "Perché - ecco la risposta - dietro le quinte si muovono
interessi geopolitici, avidità di denaro e potere, le industrie delle armi. Tutti,
potenti e imprenditori delle armi hanno scritto nei loro cuori: a me che
importa?" richiamando la risposta
di Caino: “A me che importa?”. «Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9).
(pag 137 libro