Il 29 giugno del 1916 nella quinta battaglia sul S.Michele gli austriaci impegnarono per la prima volta sul fronte italiano i gas asfisianti: 6mila morti in uno solo giorno tra gli italiani. Tra atroci spasmi.
A causa del bombardamento e del contrattacco italiano gli austro-ungarici subirono circa 2.000 morti, non pochi dei quali intossicati dal loro stesso gas. Alla fine della giornata del 29 giugno 1916 la linea del fronte si ristabilì sulle stesse posizioni del giorno precedente.
In quelle trincee inondate dal gas c’era stato, solo due giorni prima, Giuseppe Ungaretti. E proprio il 29 giugno 1916, da Mariano, Ungaretti scrive un lacerante pensiero ai suoi compagni morti sul San Michele: «Pensavo: non ci sono più foglie sul monte, né cicale, né grilli; e c’è rimasta la mia morte, viva».
L’arma più letale e subdola usata nella prima guerra mondiale fu il gas, contrariamente a quanto si pensi non furono I tedeschi, bensì i francesi ad impiegare per primi i gas. Proprio durante i primi mesi di Guerra, sul finire del 1914, la Francia esplose alcune cariche di gas lacrimogeno ai danni delle truppe tedesche lanciate verso Parigi. Si trattò tuttavia di un fatto decisamente casuale. Questa tragica eredità venne, al contrario, subito raccolta dalla Germania, che iniziò prontamente a studiare questo nuovo strumento di offesa. Il debutto dei gas letali, avvenne il 22 aprile del 1915, durante la seconda battaglia di Ypres, nelle Fiandre, dove vennero usate 6 mila bombole di gas asfisianti. (I Gas, Pag 42 La Grande Guerra. Politica Chiesa nazioni. Ed LINDAU)
A causa del bombardamento e del contrattacco italiano gli austro-ungarici subirono circa 2.000 morti, non pochi dei quali intossicati dal loro stesso gas. Alla fine della giornata del 29 giugno 1916 la linea del fronte si ristabilì sulle stesse posizioni del giorno precedente.
In quelle trincee inondate dal gas c’era stato, solo due giorni prima, Giuseppe Ungaretti. E proprio il 29 giugno 1916, da Mariano, Ungaretti scrive un lacerante pensiero ai suoi compagni morti sul San Michele: «Pensavo: non ci sono più foglie sul monte, né cicale, né grilli; e c’è rimasta la mia morte, viva».
L’arma più letale e subdola usata nella prima guerra mondiale fu il gas, contrariamente a quanto si pensi non furono I tedeschi, bensì i francesi ad impiegare per primi i gas. Proprio durante i primi mesi di Guerra, sul finire del 1914, la Francia esplose alcune cariche di gas lacrimogeno ai danni delle truppe tedesche lanciate verso Parigi. Si trattò tuttavia di un fatto decisamente casuale. Questa tragica eredità venne, al contrario, subito raccolta dalla Germania, che iniziò prontamente a studiare questo nuovo strumento di offesa. Il debutto dei gas letali, avvenne il 22 aprile del 1915, durante la seconda battaglia di Ypres, nelle Fiandre, dove vennero usate 6 mila bombole di gas asfisianti. (I Gas, Pag 42 La Grande Guerra. Politica Chiesa nazioni. Ed LINDAU)
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