La mostra

In occasione del centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, vorremmo offrire all’attenzione della cittadinanza e del pubblico, uno strumento di tipo divulgativo e nello stesso tempo di alta qualità sotto il profilo scientifico, che consenta una viva riscoperta di ciò che storicamente ricordiamo, unitamente ad uno stimolante approfondimento circa le implicazioni e le conseguenze che ha avuto sul mondo di ieri e su cosa può dire a noi oggi.

Mappa delle esposizioni

Mappa interattiva delle esposizioni

venerdì 19 gennaio 2018

Dal 20 al 28 Gennaio Ecco la mostra presso l'Oratorio di Via Mar Nero Milano

Si ricorda che:
Sabato 20 dopo la messa delle ore 18,00
Domenica 21 dopo la messa delle ore 10,00
Sabato 27 dopo la messa delle ore 18,00
Domenica 28 dopo la messa delle ore 10,00
I curatori della mostra Luca e Paolo Tanduo saranno presenti per illustrarla 

Si potrà visitare tutti i giorni dalle ore16,30 alle 19,00




 



giovedì 11 gennaio 2018

Dal 20 al 28 Gennaio 2018 la mostra sarà esposta presso l'Oratorio di Via Mar Nero Milano


Dal 20 al 28 Gennaio Verrà esposta la mostra: La Grande Guerra. Politica Chiesa Nazioni Presso l’Oratorio della Parrocchia San Giovanni Bosco Via Mar Nero 10 (MI)

Domenica 21 GENNAIO
Presentazione ufficiale ORE 11
Interverranno

Luca e Paolo Tanduo
curatori della mostra
Per informazioni sugli orari della mostra Segreteria Parrocchiale Indirizzo: Via Mar Nero, 10 Tel 02/48911864 Email:   sangiovannibosco@chiesadimilano.it

Sarà l'occasione anche per presentare e vedere la nuova parte dedicate a Milano durante la Grande Guerra

Si ricorda che:
Sabato 20 dopo la messa delle ore 18,00
Domenica 21 dopo la messa delle ore 10,00
Sabato 27 dopo la messa delle ore 18,00
Domenica 28 dopo la messa delle ore 10,00

I curatori della mostra Luca e Paolo Tanduo

Saranno presenti per illustrarla
E rispondere alle vostre domande

Si potrà visitare tutti i giorni
dalle ore16,30 alle 19,00
 

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martedì 9 gennaio 2018

DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI MEMBRI DEL CORPO DIPLOMATICO ACCREDITATO

Cari Ambasciatori, nel corso di quest’anno ricorre il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale: un conflitto che ridisegnò il volto dell’Europa e del mondo intero, con l’emergere di nuovi Stati che presero il posto degli antichi Imperi. Dalle ceneri della Grande Guerra si possono ricavare due moniti, che purtroppo l’umanità non seppe comprendere immediatamente, giungendo nell’arco di un ventennio a combattere un nuovo conflitto ancor più devastante del precedente. Il primo monito è che vincere non significa mai umiliare l’avversario sconfitto. La pace non si costruisce come affermazione del potere del vincitore sul vinto. Non è la legge del timore che dissuade da future aggressioni, bensì la forza della ragionevolezza mite che sprona al dialogo e alla reciproca comprensione per sanare le differenze[1]. Da ciò deriva il secondo monito: la pace si consolida quando le Nazioni possono confrontarsi in un clima di parità.

Lo intuì un secolo fa – proprio in questa data – l’allora Presidente statunitense Thomas Woodrow Wilson, allorché propose l’istituzione di una associazione generale delle Nazioni intesa a promuovere per tutti gli Stati, grandi e piccoli indistintamente, mutue garanzie d’indipendenza e di integrità territoriale. Si gettarono così idealmente le basi di quella diplomazia multilaterale, che è andata acquisendo nel corso degli anni un ruolo e un’influenza crescente in seno all’intera Comunità internazionale.
Anche i rapporti fra le Nazioni, come i rapporti umani, «vanno regolati nella verità, nella giustizia, nella solidarietà operante, nella libertà». Ciò comporta «il principio che tutte le comunità politiche sono uguali per dignità di natura», come pure il riconoscimento dei vicendevoli diritti, unitamente all’adempimento dei rispettivi doveri. Premessa fondamentale di tale atteggiamento è l’affermazione della dignità di ogni persona umana, il cui disprezzo e disconoscimento portano ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità. D’altra parte, «il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo», come afferma la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AI MEMBRI DEL CORPO DIPLOMATICO ACCREDITATO PRESSO LA SANTA SEDE PER LA PRESENTAZIONE DEGLI AUGURI PER IL NUOVO ANNO Sala Regia Lunedì, 8 gennaio 2018

https://w2.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2018/january/documents/papa-francesco_20180108_corpo-diplomatico.html