La mostra

In occasione del centenario dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, vorremmo offrire all’attenzione della cittadinanza e del pubblico, uno strumento di tipo divulgativo e nello stesso tempo di alta qualità sotto il profilo scientifico, che consenta una viva riscoperta di ciò che storicamente ricordiamo, unitamente ad uno stimolante approfondimento circa le implicazioni e le conseguenze che ha avuto sul mondo di ieri e su cosa può dire a noi oggi.

Mappa delle esposizioni

Mappa interattiva delle esposizioni

martedì 7 novembre 2017

La rivoluzione bolscevica

Nel febbraio del 1917 Lenin era ancora esule a Zurigo e Guglielmo II premeva per chiudere il fronte orientale. Per farlo, voleva sfruttare l’ondata della rivoluzione socialista al fine di provocare il tracollo dell’esercito russo. Propose a Carlo di aiutare Lenin a raggiungere la Russia. Carlo d'Asburgo, inorridito, rispose: «Guai se il comunismo dovesse trionfare: sarebbe il danno piùgrave all’intelligenza e alla fede cristiana».
Guglielmo II sostenne ugualmente Lenin e mise a sua disposizione e dei dirigenti bolscevichi il famoso treno piombato con cui attraversarono l’Europa ed entrarono
in Russia sotto la protezione dei soldati tedeschi. Con gli slogan «Pane e pace» e «La terra ai contadini» la propaganda bolscevica incitava i soldati all’insubordinazione
e a tornare a casa. [...]
Giunto in Russia, Lenin, provocava un colpo di Stato e prendeva il potere. [...] Il 3 marzo 1918 venne siglata la pace Brest-Litovsk con la quale Polonia e Ucraina venivano cedute alla Germania. Un trattato di pace fortemente penalizzante per la Russia. [...]
Achille Ratti fu nominato visitatore apostolico per la Russia. Nei primi mesi del 1918 scrisse che il popolo russo era in delirio, una piena Babilonia. 10 marzo 1919 Benedetto XV parlava ai cardinali del travaglio dei cristiani d’Oriente che subivano «sconvolgimenti politici e sociali». Nello stesso giorno inviava a Cicerin, diplomatico russo, un testo in cui invocava la cessazione delle persecuzioni contro il clero ortodosso: era stato Silvestro, metropolita di Omsk, a chiedere l’intervento del Papa. Il neo eletto patriarca di Mosca Tikhon lanciò un anatema sui senza Dio bolscevichi; le persecuzioni erano una realtà e anche i cattolici incominciavano a essere arrestati.
(La Grande Guerra. Politica Chiesa Nazioni pag 99-100-101)
 
 
 
 


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